Era un mulino

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Mulino della 'Tera nera' di Ruchetta - Perosa Argentina
Mulino della ‘Tera nera’ di Ruchetta – Perosa Argentina

Era un mulino per macinare la grafite e farne polvere, fine fine.
Lì tutto era nero, color grafite, compreso il mugnaio, che vi regnò fino agli anni cinquanta del ‘900.
Era nero pure lui. Anche i denti, perché masticava tabacco. Di bianco aveva soltanto gli occhi, racconta un testimone che il mulino ha visto vivo.
Questo edificio esiste ancora, appena fuori Perosa Argentina, risalendo la valle, sulla sinistra della strada, poco prima del Rio Agreve che s’avvia a sfociare nel Chisone dopo esser caduto dalla Cascata del Pis.
Il nero persiste sui muri, ma è sempre più debole, sempre più tenue. Muri eretti a pietre e mattoni per gli archi e gli architravi.
Ha una aspetto strano, quella costruzione. Attira l’occhio ed è molto bella. Ma se non ti fermi e scendi dall’auto, nemmeno immagini quali altre meraviglie nasconda.
Risale al XIX secolo. Le macine erano mosse dalla forza dell’acqua di Chisun, catturata poco più a monte di fronte alla cava di pietra. Un canale regolato da paratie conduceva l’acqua. Paratie costituite da travi e pilastri in pietra, d’una bellezza rara, realizzati con precisione meccanica, dipinti, più che scolpiti, dagli scalpellini che popolavano quella terra.
L’acqua giunta al mulino muoveva una grande ruota. Non c’è più, ma se ne vede la sede, segnata sul muro da una cornice di mattoni: era imponente.
Poi l’acqua tornava al suo letto naturale, nel torrente.
Per cadere sulla ruota l’acqua, nella parte finale della sua corsa, transitava su un letto liscio di cemento, elevato, sorretto da tre grandi archi e formare un ponte, ad angolo retto. Tante gradinate tutto attorno, per poter regolare e controllare il flusso, che quando s’ha a che fare con un’acqua così grande, oltre che perizia, occorre molta attenzione.
Un gioco di geometrie di pietra e di mattoni che incanta; tutto bello; tutto armonico; tutto frutto di rara abilità.
Dentro c’erano le macine e i depositi, per il materiale da macinare e per quello già ridotto in polvere.
Ma non rimane più nulla, non si legge più niente. Tutto abbandonato.
Lasciato alla pietà del tempo, che sia clemente e cancelli piano quella meraviglia eretta da uomini tutti neri con soltanto gli occhi bianchi a dar luce al volto.
Unicamente il ricordo di chi quella fabbrica singolare ha conosciuto viva permette di scoprire quel ch’è stato.
Il mulino della Tera Nera di Ruchetta a Perosa Argentina è un monumento.
Alla gente delle valli e al suo lavoro. Alla sua bravura.
E a quanto, tutti assieme, siamo capaci, in un battito di tempo, con crudeltà, di dimenticare.

Mulino della 'Tera nera' di Ruchetta - Perosa Argentina
Mulino della ‘Tera nera’ di Ruchetta – Perosa Argentina

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