Non spaventiamolo

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Una grande lucertola verde gialla, con un po’ d’azzurro a ornare la gola del maschio: il ramarro.
Un tempo diffuso, oggi quasi raro a causa dei diserbanti e della distruzione dell’ambiente, sempre più a misura soltanto umana, il ramarro è un animale bellissimo, anche se è un rettile, e i rettili, si sa, ci fanno paura.
È un fatto culturale che si può superare. Con la conoscenza e con il rispetto.

Poterlo osservare con calma è difficile, perché il mimetismo del ramarro nell’erba è totale; ci vede sempre prima che noi vediamo lui, e allora sfreccia come un fulmine tra gli steli più fitti o in qualche buco di muro.
Bisogna fare piano per sorprenderlo, bisogna muoversi a velocità e rumore di serpente, cioè in silenzio, evitando che la nostra ombra corra dove può esserci lui, senza battere colpi a terra, che le vibrazioni sono la vista dei rettili.
Se si è bravi, si può andare a poche decine di centimetri dal ramarro, a osservarne la splendida livrea.
E senza paura. Al massimo chi si spaventa è lui.
Non spaventiamolo!

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