Puy e Pequerel

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Il Puy
Il Puy

Dopo i giorni di vento sono arrivati i giorni del freddo ma non per questo il fascino del sentiero che unisce Fenestrelle, Gulietta, Puy e Pequerel è svanito.
Un percorso da fare proprio quando pochi si avventurano nella neve e nel gelo che talvolta qualche folata di vento residuo sostituisce al semplice freddo.
Dalle casermette di Fenestrelle, dove si può lasciare l’auto, si segue la traccia che sale sul prato e, svoltati a destra, attraversando ancora alcuni prati, si giunge sul sentiero vero e proprio.
In un silenzio di tarda mattinata invernale con il cielo azzurro che talora perde colore e appare quasi grigio, i passi vanno svelti verso Gulietta, un antico abitato di cui restano alcune case, un lavatoio di foggia più recente delle costruzioni e una croce a guardia di questo piccolo luogo.
In una giornata così, fra rapide e brevi folate di vento gelido, nella solitudine più vera può accadere che proprio sul sentiero, dietro ad una curva, un curioso capriolo indugi nell’osservazione e allora sarebbe bello davvero fermarsi entrambi e potersi scrutare da vicino. L’indugio dell’animale però è breve. Due salti oltre il sentiero e di lui rimane il ricordo di un musetto con un’espressione tra il divertito ed il sorpreso.
La bellezza particolare di questo sentiero si rivela anche nei ricami che il ghiaccio tesse fra le rocce del piccolo Rio del Puy. Il villaggio omonimo compare all’improvviso con la chiesa bianca ed il suo campanile che si erge verso un cielo ritornato azzurro. Il Puy è un antico villaggio abitato stabilmente fino al 1962. Negli anni che seguirono la sua nascita sempre dovette fare i conti con le grandi valanghe che dal monte Pelvo rovinavano verso valle. Famosa e terribile fu quella del 1706 che costrinse gli abitanti a ricostruire il paese un poco più distante dal luogo originario, dove ancora oggi si trova. Alcuni anni orsono un’altra valanga scese accanto al paese e le tracce sono ancora presenti ora sul terreno.
Nel passare accanto a questo villaggio il pensiero va a quei bambini che da Puy salivano verso Pequerel o viceversa da Pequerel scendevano verso il Puy per andare a scuola perché con una saggezza degna di re Salomone la scuola funzionava ad anni alterni in uno dei due villaggi così la fatica dello spostamento non gravava solamente su alcuni scolari.
Pequerel è collocato in un luogo benedetto dal sole e guarda dall’alto la dolcezza che emana dal villaggio del Puy, raccolto intorno alla chiesa.

Il forte di Serre Marie
Il forte di Serre Marie

L’orizzonte è fatto di fortificazioni, di cielo e di monti che nella loro bellezza catturano lo scorrere del tempo che pare fermarsi. Ma è ora di scendere. Le folate diventano più pungenti, l’aria è gelida e il riprendere a camminare, prima in mezzo alla borgata e poi giù su un altro sentiero che porterà a Fenestrelle, è un sollievo perché il corpo si riscalda. Un ultimo sguardo a Pequerel mentre i piedi già calpestano la lieve coltre di neve che chiazza il sentiero.
Piccole orme parlano di vite nascoste, di spostamenti forse frettolosi e guardinghi. Ad un tratto, un bellissimo camoscio attraversa il sentiero, con una corsa sfrenata e un rapido sguardo che giunge dritto nei tuoi occhi. È veloce il camoscio. Una corsa, un fruscio, il cuore che batte forte, e poi il silenzio delle conifere e dei prati intorno.
Là in basso Fenestrelle e in alto il Corpo di Guardia del Falouel che sfida anche il vento che pare essere divenuto più forte.
(C. Reymondo)

Il corpo di guardia del Falouel
Il corpo di guardia del Falouel

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