Cose di Val Troncea

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Nevica. Tutto intorno è bianco, nebbia, silenzio e solennità. Il sentiero che percorre la Val Troncea, a Pragelato, è avvolto in questa miscellanea di sensazioni e colore. Il bianco della neve copre il verde degli abeti con il grigio delle cortecce, copre lo scuro delle rocce e il marrone della terra gelata. Bianco e solo bianco davanti agli occhi. Chissà perché la neve ha scelto questo colore?
Nel bianco sono racchiusi tutti i colori. Nel famoso esperimento di Newton con il prisma di cristallo, la luce bianca si suddivise nei colori creati dall’arcobaleno e questo dimostrò che proprio nel bianco vi sono i colori.
Più ci penso e più mi convinco che la neve ha assunto quel colore perché vuole bene alla terra, vuole regalarle i colori che per ora sono nascosti in ogni fiocco. Quando la neve diventerà acqua e benedirà la terra, la renderà fertile, allora vedremo sbocciare i colori che nascondeva nel suo candore. Saranno i verdi dei fili d’erba e delle foglie, sarà il giallo dei fiori, il rosso dei frutti, il blu delle genzianelle.
Per ora è bianco. Nella nostra cultura occidentale il bianco è sinonimo di purezza ma anche di gioia e di pace. In altre culture è segno di morte e di lutto, come in quelle cinese e indiana. La cultura africana ci restituisce un significato importante al bianco che rappresenta la vita eterna. Forse questo è il miglior simbolismo. Il bianco che è rinnovamento continuo, che è vita che non si perde.
Nessun rumore giunge all’orecchio. Che il bianco raccolga anche i suoni per restituirci un immenso e meraviglio silenzio?
Alla fine della camminata vedo la sagoma del rifugio. Entro e ritrovo con immensa gioia alcuni conoscenti. Fra questi una ragazza. Mi racconta della sua vita che non è stata sempre generosa con lei. È sopravvissuta al suo giovane compagno portato via dalla malattia. Le sono rimasti i suoi figli per i quali lei vive. Mi dice delle parole di speranza che le nascono da una profonda fede religiosa.
Quando esco e riprendo il cammino del ritorno ripenso alle sue parole. “Questo bianco, questo silenzio mi parlano di lui e io lo sento accanto a me. La vita va vissuta perché è un dono di Dio. E io voglio viverla fino in fondo. Ogni giorno sento il ricordo ma so che ancora potrò vivere”.
Nel bianco c’è anche il colore della speranza che deve accompagnare i nostri passi.
(C. Reymondo)

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