L’Alpe dei giganti nani

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È un non senso parlare di giganti nani, eppure il ricovero di Balma Inferiore in quel di Cialancia, a est di Roca Bianca, suggerisce quest’immagine.
In un angolo tre casette normali, bellissime, assopite nel tempo che per loro è fermo e non esiste.
Discosta una costruzione che si nasconde, e se le vai incontro ti trovi in una spianata, inclinata, fatta di lose enormi livellate da mano per forza di gigante, con attorno un muro bello, perfetto così perfetto che nemmeno su carta con matita potrebbe venire meglio. È un recinto per le mucche, e a lato ecco il ricovero, basso basso, da richiedere un profondo inchino a chi dentro vuol entrare. All’interno, in ginocchio se no il capo si perde nelle lose, ecco l’inatteso. Pilastri enormi, severi, possenti, rotondi alcuni quadrati altri, a sostenere travi che così grandi non le puoi nemmeno immaginare; e sopra lose immense, grandi grandi.
Ma dove le hanno prese cosi tante e così grandi?
Il fiato si ferma, e pure il cuore che dubita di quanto dicono gli occhi. È allora che di colpo tutto è chiaro. Sono stati i giganti a costruire quel rifugio, solo che eran nani. Che c’è di strano?
Mai sentito parlare di giganti nani? Nemmeno io, ma adesso so che sono esistiti e che erano grandi costruttori.
Andate ad Alpe Balma Inferiore, e ne converrete.