L’acquedotto dei Poet

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L'acquedotto dei Poet - Perosa Argentina
L’acquedotto dei Poet – Perosa Argentina

Dalla Comba di Buciarda, un po’ oltre la Cascata dell’Agreve, quasi sulla verticale delle Ferterie, parte un acquedotto. Vecchissimo, rifatto e aggiustato molte volte, adesso non più in vita; perché nessuno più coltiva la terra.
Parte dal rio con alle spalle una parete di roccia perpendicolare bellissima e i suoi primi metri sono scolpiti nella pietra; come un monumento. Poi procede con muri e nicchie nella roccia. Oggi buona parte è in cemento.
All’inizio si legge un’iscrizione ma non si riesce a darle un significato.
Lavorato bene, quel cemento, di quando chi lo lavorava sapeva anche modellare la pietra, e allora conferiva a quel cemento sembianze più nobili, più belle. A fianco della pista per l’acqua, un sentiero continuo, a tratti su pietre poggiate a superare burroni e precipizi, che si vedono lontano in basso, tra le fessure delle pietre accostate.
Grandi curve a vari raggi portavano l’acqua, con traiettorie sinuose quasi a voler fasciare la montagna, lì severa per davvero.
Poi, d’improvviso, più niente acquedotto. Svoltato il versante e passati a sud, l’acqua scendeva per una sorta di rio artificiale, quasi verticale e disordinato, tanto che oggi si fatica a leggere quel percorso.
Quindi ancora calma, in mezzo ai pini, in un grande solco scavato nella terra lì ormai abbondante e morbida.
E infine la prima borgata, Moliere, e poi i Poet sotto le Briere e via via le altre, giù verso Branduneugna, fino a esaurimento.
Un capolavoro. Di tecnica e ingegneria. Splendido. Dimenticato.
Ma quando impareremo ad essere custodi dei gioielli dei nostri vecchi?

La partenza dell'acquedotto dalla Comba di Bocciarda
La partenza dell’acquedotto dalla Comba di Bocciarda

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