La beta sfacciata

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La beta sfacciata - Bourcet
La beta sfacciata – Bourcet

Andando per i sentieri delle Valli Chisone e Germanasca succede spesso di imbattersi in strani segni di vernice rossa, simili a una beta greca, variamente coricata, tracciata su sassi e rocce, manufatti e alberi, sfacciata. Una beta sfacciata.
Su quei sentieri si corre annualmente una gara estrema, come usa dire oggi, di bici; che gode di gran credito e fama. Quelle beta rosse indelebili – a volte se ne legge la successione, la più vecchia sbiadita, l’ultima nata splendente senza ritegno – indicano la via agli atleti; e poi stanno lì, nel tempo.
Un amico guardiaparco ci ha detto che se lo facessimo noi potremmo essere sanzionati per danneggiamento.
Non possiamo, cioè, andare per il mondo con una bomboletta a scrivere su tutto quel che ci capita sotto spruzzo VC-tb, per far pubblicità a Valchisone terra bella, per dire.
Meno male. La nostra libertà confina con quella altrui, e superando quel confine mancheremmo di rispetto agli altri. Il che è male.
Signori della beta sfacciata, e usare colori ad acqua, o segnali rimovibili, subito?
Per buona maniera.

La beta sfacciata - Lazzarà
La beta sfacciata – Lazzarà

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