Verso la cascata

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Cascata del Pis
Cascata del Pis

Lasciata Balziglia, che in pochi passi ci appare ai piedi, immersa nel verde forte di primavera a mostrare i muri bianchi indifferenti al tempo che li grava, il sentiero corre rapido verso la Cascata del Pis, nella parte alta del vallone di Massello.
Clot dal Mian appare improvvisa con quasi tutte le case diroccate eppure belle. Poi, appena superata la salita dominata da un grande olmo, altrettanto improvvisa ecco la grande cascata, la Cascata del Pis.

Cascata del Pis
Cascata del Pis

Qui la primavera non è ancora arrivata e la terra mostra tutti i segni dell’inverno appena andato. Qualche timido rigo verde qua e là dice che qualcosa sta cambiando, ma è poco, nulla nel contesto ancora brullo della cascata, che ora ci è di fronte.
Non è acqua che sbuca dalla strettoia scavata in millenni nelle rocce vive; è subito schiuma, polvere di luce, soggetta soltanto in parte alla forza di gravità, per il resto presa a piacimento dal vento che a suo ghiribizzo ne dispone.
Vento che gioca col suono, che soltanto ogni tanto ci porta la voce dell’acqua in polvere che cade, e tutto pare irreale; la cascata sembra allontanarsi a tratti da noi, così da sentirne appena la voce, poi di colpo ritorna col suo canto a chiederci di volgere gli occhi e guardare,
La neve è ancora tanta, e per questo pure l’acqua è abbondante. È un momento speciale quello di maggio, forse il più bello. Nel silenzio la montagna pare risvegliarsi e osservarci, noi piccolini in quel mare di pietre e di bianco tenace, d’azzurro di cielo; la neve si nasconde nelle nuvole e nella nebbia, oltre la cascata, là dove il freddo non ha ancora ceduto il passo. E tutto è ancor più silenzio.
Improvviso un uccellino, uno spioncello, ci strappa ai nostri pensieri.
Il trillo ci spinge a continuare.
Per vedere cosa c’è oltre il colle. E oltre il cielo a cui punta deciso il sentiero.

(guarda le immagini)

Balziglia