La ‘piumba’

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In italiano lo chiamiamo merlo d’acqua, o merlo acquaiolo. Per i sapienti è il Cinclus cinclus.
Ma i nomi più belli sono piemontesi: si va dal banale merlu dl’acqua, al più antico merlu dl’eva, al più figurativo merlu di bacias. Il nome più fiorito, tuttavia, è piumba, da non confondersi con piumbin, che è il nome dialettale del tuffetto, un simpaticissimo papero che vive in luoghi che nulla hanno a che vedere con il nostro merlu dl’eva.
Piumba, da piombo, probabilmente, metallo pesante che affonda in un lampo senza che ti rendi conto di quanto è successo sotto i tuoi occhi.
Come fa infatti il merlo d’acqua. Lo vedi fermo su un sasso in mezzo al torrente, agitando corpo e coda su e giù a indicare che la tua presenta lo rende nervoso e poi, in una frazione di secondo, magari mentre ti sei maldestramente distratto un attimo, non c’è più. Eppure sei certo che non è volato via.
Aumenti l’attenzione, perché capisci che hai a che fare con qualcuno più furbo di te.
Ed eccolo, il merlo, due sassi più lontano. Adesso non lo molli più, non gli stacchi più gli occhi da dosso. Mette a dura prova la tua pazienza, ma infine l’arcano si svela: prima era scomparso perché s’era tuffato, buttato in acqua, come un sasso, o meglio, come un piombo.

 Che ci va a fare sott’acqua, magari in questi giorni gelidi che a te, se per disgrazia metti un piede a mollo, ti si indurisce di freddo all’istante? Va a pesca. Di piccoli invertebrati che costituiscono il suo alimento base, o anche di qualche avannotto, se capita.
Altra tecnica della piumba che lascia sconcertati, il nuoto.
Galleggia nuotando qua e là nell’acqua e nella corrente immergendo il capo e scrutando sul fondo, e quando scorge qualcosa di interessante, eccolo sotto, senza tuffo questa volta, con naturalezza, affonda, come farebbe il piumbin.
Intanto la temperatura dell’aria attorno è di parecchi gradi sotto zero. Certo sentirà caldo tuffandosi nell’acqua, ma questo non ti impedisce di osservarlo con una certa meraviglia, e pure con un po’ di invidia; perché adesso te ne devi andare: sei scivolato sul ghiaccio, hai messo un piede a mollo e non reggi più il freddo.
Non sei bravo come la piumba…
(F.to F. Moglia)