Acqua

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Oggi parliamo di acqua.
Non perché il cielo, arrabbiato con noi, non ce ne manda più, né in estate né in inverno, facendoci provare la sete e tra un po’ pure la fame; nemmeno perché abbiamo capito che sprecarla è fatto grave; neppure perché ci siamo resi conto che sporcarla è blasfemo.
No. Parliamo di acqua perché è bella.
Perché tra tutte le manifestazioni del mondo è la più affascinante, ammaliante, carezzante. Tanto bella che spesso abbiamo il dubbio che non sia inanimata come dice qualcuno, ma che abbia un’anima e pure dei sentimenti. Tanto bella, e tanto generosa, che se non ci fosse non sarebbe vita.
Bella sempre. Quando furiosa corre per le valli, a ricordare che sa essere forte; quando scende in polvere sulle rocce a scindersi nei colori dell’arcobaleno; quando piccola piccola, forse pure lei assetata, va tra i sassi senza rinunciare alla sua canzone, alla sua musica, al suo canto che, se non fosse, il mondo sarebbe muto e non sarebbe più luogo di vita ma soltanto una tomba nuda.
Parliamo di acqua perché ogni sua goccia racconta una storia, e ogni goccia di storie ne ha vissute mille e altre mille ne vivrà: ogni volta ch’è salita al cielo con sembianze di nuvola e ogni volta che ancora vi salirà.
Parliamo di acqua perché nulla e nessuno ha tanta pazienza da subire quanto le facciamo senza serbare rancore, continuando a cantare e a carezzare la vista con la sua bellezza.
Parliamo di acqua perché, ancora, sa farci sognare.

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