Nello stemma di Villar Perosa campeggiano tre mele; perché un tempo Villar era famoso per le mele.
I villaresi erano “pumatè”, coltivatori di mele. Mele senza veleni, ricche soltanto di sole e di lavoro dell’uomo. Venivano dalla città a comprarle; anche quelle brutte, per il sidro. Poi in pianura hanno imparato che bastava un buco un po’ più profondo nella terra per avere tanta acqua; altri hanno scoperto che con un po’ di veleno si potevano avere mele grandi come zucche.
Si è scordato il sapore delle mele del sole, e i meleti sono diventati roveti.
La chiamano crescita.