Le Baboie

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Baboie gialle e nere
Baboie gialle e nere

Le Baboie sono insetti che non conosciamo. Se poi non sono insetti fa lo stesso. Baboia è qualsiasi animale, piccolo, che non sappiamo come si chiama.
Si può essere più precisi. La Baboia panatera, ad esempio, è quella che mangia la farina; la Baboia verde si occupa delle piante; le Baboie dl’Eva – dell’acqua – stanno nei ruscelli e non bisogna prenderle in mano; le Baboie nere, che sarebbero poi “scarafaggi”, termine quasi scientifico, stanno per terra e al buio, nelle cantine e nelle buschere, legnaie.
Tutte le Baboie sono sospette, e nessuna può essere toccata; pensate a un Tajapè, “Tagliapiedi”, bruco: se lo sfiori ti avvelena.

Tajapè
Tajapè

Quando incontriamo una Baboia, può darsi che morda, non lo sappiamo, perché non la conosciamo; ma l’unica cosa da fare è schiacciarla, così siamo certi che non morde più.
Magari una Baboia non morde, ma mangia quello che mangiamo noi; quello che è custodito in dispensa, ad esempio. Non sappiamo con certezza se è quella che abbiamo trovato per terra dietro l’armadio che ha mangiato i biscotti, perché non la conosciamo; ma l’unica reazione giusta è schiacciarla, così non mangia più i biscotti.
Magari un’altra Baboia non morde, non mangia i biscotti e vive nell’orto. L’orto è pieno zeppo di Baboie e tutte tramano contro di noi. Sono tutte brutte, schifose e cattive. Perché tutte, non c’è dubbio, mangiano gli ortaggi. Quali non sappiamo, ma che li mangino non c’è dubbio. Allora le schiacciamo tutte quando le vediamo; non sappiamo se è questa o quell’altra che ha bucato le carote o mangiato i fagiolini appena nati; non lo sappiamo perché non le conosciamo; ma ancora una volta l’unica difesa che ci hanno insegnato è schiacciarle tutte, le Baboie, così non mangiano più niente. Neppure le Pumatiche, i pomodori, che ci piacciono tanto.
In verità non c’è nessuno che mangia i pomodori, ma non lo sappiamo, e preveniamo.
L’uomo ha il pessimo vizio di uccidere, se può, tutto quello che non conosce, senza preoccuparsi di conoscerlo, e di attribuirgli tutti i guai che non sa spiegare diversamente.
Per fortuna non c’è nessuno più grande dell’uomo che faccia altrettanto con lui.
Potremmo chiamarlo Babau.
Per fortuna che non c’è, perché noi mangiamo i biscotti, le verdure dell’orto e morsichiamo e graffiamo e pizzichiamo pure un po’. Specie da piccoli.
Per fortuna che non c’è il Babau, se no finiremmo tutti schiacciati.

Baboia dell'acqua
Baboia dl’Eva

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