Cosa fanno le Fantine in inverno?

con Nessun commento

È domenica e nelle valli pare che il bel tempo non voglia mai esserci nel giorno festivo. Nel fondovalle è pioggia e in alto è neve. Ancora neve.
Salgo in Val Germanasca, a Prali, per compiere una facile escursione con le ciaspole al villaggio di Miandette. Raggiungerò il villaggio posto più in alto poiché “La Miandëtta” sono in realtà due agglomerati di case poste a quote diverse. A 1699 metri si trova “La Miandëtta” daval e a 1718 metri “Le piccole miande” damount.
Questi villaggi erano un tempo un luogo temporaneo di abitazione, sfruttato durante l’estate come alpeggio. Era anche possibile coltivare qualcosa intorno ai piccoli villaggi che però rappresentavano per gli uomini della famiglia soprattutto un punto di partenza più comodo di Ghigo e Orgere per raggiungere le miniere di talco di Envie.
A Miandette damount vi è un silenzio incredibile, pare quasi di sentire il lievissimo tonfo di ogni fiocco di neve ma è solo suggestione perché si sa che la neve nel cadere dal cielo è delicata, leggera e diventa fragore solo nel rotolare della valanga.

A tratti la nevicata è così fitta che tutto appare dai contorni incerti e i lievi fruscii che l’orecchio percepisce creano immagini e suoni fantastici. Chissà forse sono le fantine, le fate magiche della Val Germanasca, che si rincorrono fra i larici contorti e i pochi abeti che si rivestono di bianco?
Le fantine sono esseri soprannaturali che da tempo immemore abitano la valle e talvolta lasciano udire agli umani i loro canti, melodie tristi e struggenti. Le fantine sono custodi dei luoghi e da sempre cercano di nascondere le bellezze dei posti agli umani poiché sanno che costoro rovinano sempre tutto ciò che compare sul loro cammino. Solitamente prediligono la notte o il poco chiarore per uscire dai loro nascondigli proprio per evitare di incontrare gli umani. Qualcuno racconta che di giorno però si divertono un sacco a saltellare sulle rocce sotto forma di gatti neri. Qualche fantina si è anche innamorata di qualche pastorello e solitamente la loro storia è finita in tragedia.
Le leggende su di esse hanno sempre come sfondo l’estate, i prati verdi, il luccichio delle stelle o il bagliore del sole. Ma in inverno cosa fanno le fantine?
Non riesco proprio ad immaginare che possano stare ferme, immobili, rinchiuse nei loro antri ad attendere l’estate, con tutta la bellezza che l’inverno mostra. E poi, sono molti gli sciatori che hanno lasciato tracce del loro passaggio fuori pista e sicuramente le fantine saranno incuriosite da questi strani esseri che scivolano veloci sui pendii indossando abiti coloratissimi e nascondendo il colore degli occhi sotto strani oggetti che coprono metà del viso.
Quando scendo a “La Miandëtta” daval mi trovo davanti delle stranissime mucche, pelosissime, con delle lunghe corna laterali. Certo non sono una razza nostrana. Sarà forse un divertimento di qualche spiritoso folletto? O forse sarà un travestimento delle nostre simpatiche fantine per osservare da vicino quegli strani esseri che scivolano sulla neve e che qui generalmente fanno una sosta?
Mi spiegano che le mucche sono vacche Highlander scozzesi e che nulla hanno a che fare con le fantine. Io non ci credo e infatti una di esse mi guarda quasi con un sorriso.
(C. Reymondo)