Lȋ Chandiclot

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Antico e moderno
Antico e moderno

Prali è conosciuto ai più per la bellezza delle sue piste da sci, perfette in ogni giorno della settimana. Un po’ meno conosciuto è il vallone di Rodoretto che pure appartiene al comune di Prali.
Nei giorni davvero caldi di febbraio salire lungo il vallone di Rodoretto, percorso dall’omonimo rio, è stata una passeggiata che mi ha permesso di conoscere le borgate che un tempo furono abitate da molte persone e che ora mi hanno riservato delle piacevoli sorprese.
Campo del Clot, “Lȋ Chandiclot” nel dialetto, è la prima di queste borgate che si possono incontrare nel tragitto.
Per raggiungerla occorre scendere dalla strada sterrata quasi verso il torrente.
Davanti agli occhi una piccola zona pianeggiante dove le case si susseguono una dopo l’altra in una mescolanza di stili ricostruttivi che alla fine dà gradevolezza all’insieme.
Sorge spontaneo domandarsi come sia stato possibile costruire là in basso, su quel pianoro stretto che guarda dritto alla montagna di fronte che pare non ricevere mai i raggi del sole. Osservando il paesaggio verso la strada che si snoda in alto si comincia a comprendere perché la borgata venne costruita lì: i campi sono tutti sopra all’abitato, ben esposti al sole poiché da essi si ricavava ciò che serviva per la vita. Costruire dove si poteva coltivare fu ritenuto dagli antichi abitanti della zona cosa non saggia. Così il villaggio sorse là in basso e pazienza se le case, proprio a motivo della montagna che sta di fronte oltre il rio, non ricevevano il sole per quasi tre mesi durante l’anno.

Tra le case
Tra le case

Ciò che colpisce ora di questo luogo è il convivere di ciò che fu con la modernità. Il legno, il ferro, l’acciaio, la pietra, il cemento convivono in questo spazio stretto e lungo che conduce oltre il paese ad un largo sentiero che scende verso il rio, lo attraversa e si avventura nell’ombra del versante “dë l’ënvèrs” dove il sole arriverà in altra stagione. Proprio su quel versante ci sono i prati e i boschi che un tempo rappresentavano una ricchezza per gli abitanti di “ Lȋ Chandiclot”.
La borgata aveva una scuola, posta leggermente più in alto rispetto all’abitato, per accogliere i tanti bambini di allora poiché “Lȋ Chandiclot” era la seconda borgata più abitata del vallone di Rodoretto. Questo edificio dalle tipiche caratteristiche delle scuole Beckwith divenne, con il passare degli anni, scuola elementare statale e lo fu fino alla metà del secolo scorso.
Nessuno abita più stabilmente a Campo del Clot però l’amore per questa borgata non è svanito e durante la bella stagione le case si aprono, rinascono le risate e le parole, i giochi dei bambini e i sogni degli adulti.
A “Lȋ Chandiclot” non ho respirato quel silenzio greve che incombe sui luoghi senza vita. Il suono leggero, quasi ovattato, dell’acqua della fontana colma lo spazio intorno a me, lo rende vivo e comprendo fino in fondo che vi sono luoghi che non conoscono oblio.
(C. Reymondo)

La strada sterrata
La strada sterrata