‘Bundì Bun An’

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Tanto tempo addietro, cinquanta e più anni fa, a Capodanno la gente al mattino s’alzava presto.
Un po’ perché non erano tanti quelli che andavano al ‘veglione’, o cenone se preferite, troppo caro per le famiglie uscite da poco dai disastri della guerra; un po’ perché il riscaldamento automatico, centralizzato e programmato, che fa tutto da solo e ti fa trovare la casa bella calda al risveglio, era cosa rara. Occorreva alzarsi e accendere la stufa per non congelare quando s’andava in bagno; anche i servizi interni non erano così diffusi.
Neppure i bambini, i ragazzi e i giovani che pur avevano gozzovigliato fino a ora tarda, facevano eccezione, perché era uso, allora, per i nipoti, recarsi dai nonni a salutarli.
Andavano da soli, per le strade gelate e innevate.
Si suonava il campanello, o si bussava, e bisognava essere lesti, appena la porta socchiudeva, ad esclamare a gran voce: Bundì Bun An! Buongiorno Buon Anno! In piemontese, perché quella era la lingua corrente.
Allora i nonni sorridendo dicevano: hai vinto, sei stato più veloce di me. E scattava il regalino, qualche caramella o cioccolatino per i più piccoli, qualche soldino per i più grandi, cinquecento lire d’argento o anche un biglietto da mille lire. Il tutto con un abbraccio per i più piccoli e un grande sorriso per i più grandi.
Per i giovani era facile vincere, perché nessun nonno si sarebbe mai nemmeno sognato di vincere lui. Ma guai se i nipoti non si fossero recati a porgere il Buon Anno. La cosa non sarebbe finita lì, né coi nonni né coi genitori.
Una legge, di buone maniere, non scritta ma ineludibile.
Non sappiamo se viga ancora.
Non sappiamo come funzionino le cose oggi. Ma temiamo che, ben che vada, il Buon Anno sia affidato a un messaggino.
Perché i tempi son cambiati, i nipotini sono pochi, le case sono calde e tutti possono far festa la vigilia di Capodanno.
Pochi s’alzano presto al mattino.
Certo sarebbe bello rinnovare la tradizione: un augurio squillante per un regalino. E un sorriso.
Ma forse chiediamo troppo.
Perché siamo vecchi.
Buon Anno lo stesso.