Dicono che la Primavera, partita tanti mesi fa dalle pianure, risalga le valli alla velocità di 20 metri, in altezza, al giorno; non sappiamo se sia esatto, ma che le occorra molto tempo per raggiungere le vette più alte, spesso per restarvi poche settimane, questo è vero.
Alcuni fiori lo testimoniano bene.
La primula maggiore, o meglio ancora la viola montana, si mostrano ai nostri occhi per molti mesi, dapprima a maggio, attorno agli 800 – 1000 metri di quota, e poi sempre più su, tanto che non è raro, sulle vette più alte, trovarne di fiorite a luglio e persino ad agosto.
La prateria che dalla Val Susa sale al Colle delle Finestre e poi ancora, oltre, il Colle della Vecchia, il suo vallone e la lontana vetta del Ciantiplagna, ne sono la prova.
Laggiù la strada si snoda nel verde, macchiato dal rosa dei rododendri, lassù la neve, mista a grandine, disegna la strada verso il Gran Seren – oggi pedonale – che s’avvia al suo punto di quota più elevato.
Il culbianco osserva sospettoso chi passa. Dilettanti, pensa.
Lui è giunto da poco dall’Africa, il suo è stato un viaggio ben più lungo. Per guadagnarsi i posti più belli da offrire alla sua signora quando anche lei arriverà.
Una meraviglia di mondo.
Nemmeno tanto difficile da conquistare. Un piccolo viaggio, bastano un po’ di gambe e un po’ di voglia d’andare. E un po’ di fatica.
Perché le meraviglie, di nessun tipo, non sono mai gratuite.
(Immagini di F. Rostagno)
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