‘Bric di Pin’

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Villar Perosa e, a sx., Dubbione di Pinasca; di fronte, il vallone del Grandubbione

Bric di Pin o, in italiano, Poggio dei Pini, è un punto particolare della bassa Valle del Chisone.
Permette di ammirare con un unico colpo d’occhio le case di San Germano Chisone, di Villar Perosa e di Pinasca; di Dubbione di Pinasca a essere precisi, perché Pinasca capoluogo, a Nord, rimane leggermente fuori portata.
Le genti lo conoscono anche come ‘Il Faro’, perché durante il fascismo era stato eretto su quella sommità un palo con su una luce, non sappiamo come alimentata, che si potesse osservare da tutte le posizioni in basso.
Ora in quel luogo particolare e bello c’è una panchina per offrire riposo a chi vi giunge a piedi affaticato, e una bacheca sgangherata, abbattuta dai tarli e dalla marcescenza; nessuno si cura di rimuoverla.
Non sempre c’è rispetto per le cose belle.
Il sole corre a Sud del Poggio, così che di rado è dato vedere con chiarezza, ma la luce a tratti accecante ammanta di mistero la scena e le rende ancora più affascinante.

San Germano Chisone

Al limite di San Germano, a Sud, le strade e il torrente Chisone disegnano una sorta di artiglio impegnato a tenere aperta la piccola pianura verso valle; a Est le case di Villar Perosa, rimpicciolite dalla distanza e dalla prospettiva, ricordano un villaggio dei balocchi, un villaggio per bambini; soltanto i capannoni delle già orgogliose Officine RIV segnalano come quello fosse un tempo posto importante di lavoro e tecnica moderna; a Nord, infine, Pinasca, Dubbione di Pinasca: stesso comune ma non ci perdonerebbero mai di confonderli e considerarli un tutt’uno; diversa è la storia e la geografia ed è giusto darne conto.

Villar Perosa

Trovarsi tutto questo mondo ai piedi emoziona e non ci si stanca d’osservare, ché qualche particolare interessante sfugge sempre anche all’occhio più attento.
Spesso è il verso burlone di una ghiandaia a richiamare alla realtà chi al Bric di Pin si sofferma, a trarlo dai suoi sogni, a ricordargli che le rocce inclinate e strette sotto i piedi richiedono attenzione e che in quel luogo accorre stare attenti.
Intanto il sole passa, corre da Est a Ovest puntando sempre agli occhi, a impedire di godere appieno di tanta meraviglia.
Ed è già ora di tornare.

Dubbione di Pinasca