Linimento per calli

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La neve. Anche quest’anno ce l’ha fatta. Ha impiegato un paio di giorni a radunare nuvole e nebbia, intanto che cristalli solitari svolazzavano qua e là e poi, finalmente, eccola: martedì 1 dicembre, a inaugurare il nuovo mese, alla sera, come si conviene a una neve seria, ha iniziato la discesa.
Mercoledì 2 ha continuato, fino a pomeriggio inoltrato. Non tanta, per via del freddo intenso, ma allegra e frizzante, birichina e bellissima.
Tutto bene, dunque. Con un particolare: il 2 dicembre è Santa Bibiana, o Viviana (Roma 347-361, martire), giorno di marca, cioè indicativo del futuro, del meteo in particolare, dicevano i padri; importantissimo, perché il tempo che fa a Santa Bibiana dura quaranta giorni e una settimana; cioè fin oltre la metà di gennaio. Intendiamoci. Se nel giorno di marca nevica, ma con delle soste con soltanto il cielo nuvoloso – è il nostro caso – non è che nevicherà fino a metà gennaio. No. Un po’ nevicherà e un po’ sarà nuvoloso, in proporzione delle ore del giorno di marca. Però niente sole, che il 2 non s’è visto.
Se cadrà tutta la neve prevista, è facile immaginare che ci vengano bellissimi calli alle mani a forza di spalare. Perché siamo all’antica: niente fresa, pala e aggiustarsi.
Con questi pensieri siamo andati a dormire la sera.
Pazienza, spaleremo, ma la bellezza della neve ci compenserà della fatica. Ci terremo in forma senza andare in palestra, fatto per altro impossibile stante la presenza incancrenita del verme che continua a tormentarci.
Giovedì 3, appena giorno bastante da scrutare il cielo… tutto sereno!
Da un punto cardinale all’altro, non la più piccola nuvola, nessuna traccia del benché minimo vapore, nulla. E un po’ più tardi, sole splendente.
Siamo proprio messi male, ci siamo detti, se anche Santa Bibiana comincia a raccontare frottole. Ma fiduciosi come siamo nelle sue facoltà, abbiamo messo il malo pensiero in un cantuccio e ci siamo goduta la giornata di sole sulla neve.
Fino a sera, allorché nuvole furtive sono apparse ai soliti quattro punti cardinali. Alla chetichella, ma intanto hanno coperto tutto, mentre il freddo s’è fatto meno intenso.
Vuoi vedere, abbiamo pensato contriti, che l’errore l’abbiamo fatto noi ad essere malfidenti.
Venerdì mattina, 4 dicembre, eccoci fuori di buon’ora a spalare. La neve cade ch’è una meraviglia e non c’è tempo da perdere.
Promesso. Il giorno di Santa Bibiana prenderemo nota del meteo ma non esprimeremo mai più alcun parere e tanto meno dubbio.
Ora andiamo verso quel tal cassetto che abbiamo in casa.
Abbiamo in serbo un linimento per calli che è una cannonata…

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