Prunello

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(Immagini di F. Rostagno).
Il sordone è un uccello montano, grande un po’ più di un passero e un po’ meno di un merlo. Il suo abito è grigio, ravvivato da belle strie rosso arancio sui fianchi e da un leggero collarino bianco punteggiato di nero.
In inverno, in occasione di grandi nevicate o di freddi eccezionali, lascia le rocce dove vive abitualmente e dove si riproduce, anche oltre i 2500 metri di quota, e si avvicina al fondovalle. Una piccola migrazione dettata da motivi ambientali. La fanno in molti nel mondo alato.
Nella bella stagione si nutre prevalentemente di insetti, durante l’inverno passa a semi e resti vegetali.
Un bel personaggio, silenzioso, che con la neve appare nei luoghi più impensati, a volte improbabili, quali margini di strade, pertinenze delle case, muri delle abitazioni dove si serve di ogni minimo appiglio per fermarsi. Un uccello graziosissimo, che regala tenerezza e pure stupore, nel vederlo improvviso dove mai ci saremmo aspettati di scoprirlo.
Un bel personaggio, con un nome italiano proprio brutto: sordone; come non ci sentisse o come fosse gravato da chissà quale altra deprimente tara.
Fatto strano, questo. Abbiamo più volte avuto modo di sottolineare come spesso siano i nomi scientifici, quelli dei sapienti, a recare ingiustizia agli animali o alle piante ai quali sono affibbiati. In questo caso è il contrario. Prunella collaris, il nome erudito del sordone, è bellissimo e delicato; evoca il collarino civettuolo e caratteristico che lo contraddistingue e, forse, pure il prugnolo, un cespuglio spinoso dalla splendida fioritura primaverile. Quest’ultimo nesso in verità non lo cogliamo, perché certamente il sordone non nidifica in quel cespuglio; può darsi che durante i grandi freddi si nutra dei suoi frutti, simili a piccole prugne, ramasin, in piemontese. Ma abbiamo qualche dubbio in proposito.
Non lo sappiamo, e non è importante.
Quel che sappiamo è che il sordone, d’ora in poi, non lo chiameremo più così. Troppo brutto. Lo chiameremo Prunello.
Sarà magari un obbrobrio linguistico scientifico, ma non importa. Dobbiamo rendergli giustizia, e tanto ci basta.

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