Un fiore per Alda

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In Val Germanasca, comune di Perrero, poco prima del ponte che conduce al Lago Lausun, sulla sinistra per chi risale la valle, ci sono due casette quasi celate dall’ombra del verde.
Sulla prima, sul muro, una lapide.
L’abbiamo scoperta per caso. Ricorda Alda Rostagno, ‘vittima politica’, è scritto e riporta la data di morte: 24 ottobre 1944. Quella di nascita non c’è. La data evoca la Resistenza e la lotta per la Liberazione.
In genere i Partigiani caduti sono ricordati citando il raggruppamento cui appartenevano e quando sono nati. Ai caduti non Partigiani si affianca la scritta ‘civile’. Qui nulla, se non quel sibillino e enigmatico ‘vittima politica’. Nient’altro a fare luce su quella persona.
Nei vasetti non un fiore.
In questa stagione, vicino alle lapidi resistono i resti dei fiori e dei nastri tricolori deposti il XXV Aprile. Qui niente. Soltanto la polvere procurata in abbondanza dall’antistante strada. Come se Alda fosse un morto di seconda categoria.
Non sappiamo chi fosse questa donna, o ragazza. Le poche informazioni che abbiamo raccolto sul posto sono frammentarie e imprecise. Sappiamo soltanto che viveva assieme alla famiglia, in quella casa che regge la lapide.
Ma non cercheremo altro.
Il ricordo di questa donna che non abbiamo mai conosciuto e della quale non sappiamo nulla, ci ha colpiti.
Certamente non era una Partigiana, sarebbe specificato; certamente non era una repubblichina, in terra di Val Germanasca non avrebbe riconoscimento alcuno; certamente è stata uccisa dai nazi fascisti.
Tutto questo ci basta per farcela amare, per farci versare una lacrima. Ci sanguina il cuore vedere come non abbia nemmeno un fiore, come non fosse morta, anche Lei, per la Liberta.
Gli uomini sono spesso ingiusti.
Soltanto la Germanasca, che corre lì a fianco gonfia di acqua bellissima delle neve, sa di lei; e per lei canta notte e giorno.

Abbiamo raccolto alcuni fiori di campo lì vicino e li abbiamo posti sulla mensolina sotto la lapide.
Perché anche Alda, che non conosciamo ma che è figlia della nostra stessa terra, abbia un fiore.