Danze tra i rami

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(Immagini di F. Rostagno)
In queste giornate assolate di luce intensa a disegnare lame violente di sole e ombra al suolo capaci di confondere lo sguardo, può capitare, a chi va per boschi, assorto nei suoi pensieri, d’avere la sensazione di non essere solo; la sensazione che qualcuno si sia mosso tra i rami senza foglie; che altre vite gli siano a fianco senza badargli, ma non ci fa caso. Sensazioni, appunto, impressioni, miraggi forse, favoriti dalle lame d’ombra e luce che confondono lo sguardo e inciampano gli occhi. Finché… ti fermi e guardi attento. C’è davvero qualcuno…
Un uccellino piccolo piccolo dalla coda lunga lunga è là tra quei rami; saltella e si sposta di rametto in rametto con piccoli voli; con una incontenibile frenesia, con una fretta senza senso. Si appende al contrario testa in sotto, come se per lui la gravità fosse soltanto una possibilità, non una legge.
Vicino ce n’è un altro e poco discosto un altro ancora. E altri, più in là. Sono un bel gruppetto e tutti con una gran urgenza d’andare.
Sono codibugnoli – Aegithalos caudatus per i sapienti – e stanno cercando tra i rami qualche insetto rattrappito dal freddo, qualche suo uovo, anche soltanto qualche suo resto. In inverno è difficile mettere assieme un pasto e si raccoglie tutto proprio tutto.
Non un suono li accompagna, non un trillo, loro che pure nella bella stagione sono particolarmente ciarlieri. Adesso non hanno tempo, devono pensare al cibo.
Sono irreali nelle loro danze sui rami, leggeri come farfalle, belli come un sogno, graziosi come pensieri gentili a carezzare la vista con la lunga coda, che più che coda sembra una bandiera.
Non si curano di noi perché non hanno tempo; non disturbiamoli, noi che di tempo ne abbiamo tanto che un po’ lo sciupiamo, lasciamoli danzare tra i rami.
Incontrarli è stato un grande regalo.